La terza declinazione è una delle cinque declinazioni del latino, che determina la flessione dei sostantivi, degli aggettivi e alcuni pronomi. Essa è composta principalmente da sostantivi che terminano in consonante, spesso accompagnate da uno o più suffissi eufonici, oltre a pochi sostantivi che terminano in -us, come "domus" (casa) e "portus" (porto).
La terza declinazione latina si distingue per la sua non uniformità, poiché i sostantivi possono essere divisi in due gruppi principali: sostantivi in -is/-es nella forma di nominativo singolare, e sostantivi in -us nella forma di nominativo singolare. I sostantivi appartenenti al primo gruppo possono avere diverse desinenze nella forma di genitivo singolare, che possono essere -is, -ei, -i o -is. Ad esempio, "lex", "legis" (legge), ha la desinenza -is nel genitivo singolare, mentre "fides", "fidei" (fiducia), ha la desinenza -ei. I sostantivi del secondo gruppo hanno una desinenza inevitabilmente diversa nella forma di genitivo singolare, che è -us, come ad esempio in "ventus", "venti" (vento).
La terza declinazione latina comprende anche aggettivi, per i quali la desinenza può variare in base al genere, al caso e al numero. Gli aggettivi possono seguire le stesse desinenze dei sostantivi o avere delle desinenze specifiche. Ad esempio, l'aggettivo "bonus", "bona", "bonum" (buono) segue le desinenze dei sostantivi del primo gruppo nella forma di nominativo singolare maschile e neutro, ma ha desinenze specifiche per i casi obliqui e il plurale.
La terza declinazione presenta delle complicazioni sia nella morfologia che nella flessione dei sostantivi e degli aggettivi. Tuttavia, è una delle declinazioni più comuni nel latino e comprende molti vocaboli fondamentali.
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